Voglio parlarvi di un tema che è stato il punto di partenza del mio modo di insegnare yoga negli ultimi due anni. Anche se la mia formazione iniziale è proprio lo Yoga Terapeutico, dopo il mio incidente, ho capito il grande potere che abbiamo di auto-guarigione. Ma questo accade se rispettiamo 3 concetti fondamentali: umiltà, pazienza e forza di volontà.

L’umiltà di accettare la nostra condizione. Chi sono in questo preciso istante? Anche se non mi piaccio, anche se mi dà fastidio quello che sono.

Quando ci guardiamo, vediamo e accettiamo anche le nostre fragilità, che si manifestano nel corpo, la mente e le emozioni. In quel momento è che accettiamo con amore e compassione la nostra manifestazione. Quando il corpo e la mente si ammala è perché non stiamo rispettando la legge universale e non suoniamo nella frequenza giusta.

Perché parlare di umiltà? Essere umili non è una caratteristica di tutti, specialmente se siamo abituati ad essere sempre al TOP. Ma avvolte la vita ci invita a fermarci, ad ascoltare e domandarci perché? come mai sono arrivato a questa condizione? La risposta già la sappiamo, magari siamo così confusi che non riusciamo a guardare con gli occhi della verità. Allora che l’umiltà suona la nostra porta e ci chiama a iniziare a essere più gentili con noi stessi, con amorevolezza e compassione accettiamo la nostra condizione.

Il secondo punto è la pazienza, lo yoga è passare da uno stato ad un altro, significa trasformare, andare oltre. Ma ci vuole tanta pazienza, specialmente quando abbiamo combinato dei belli guai, non sappiamo da dove cominciare, cosa fare per tirarci in qua. Invece dobbiamo fare una cosa alla volta, prendere le redini della nostra vita e passo a passo, con le misure giuste diventiamo più forti che prima.

E per ultimo, la forza di volontà, di andare avanti anche nei momenti di più buio. Non bisogna mollare, bisogna essere costanti, provare, cambiare se c’è da cambiare, mantenere se qualcosa mi fa bene, bisogna esserci nel pezzo. Perché la vita va vissuta al meglio possibile e questo dipende da noi, da come vogliamo viverla. Ma senza volontà non ci alziamo, senza volontà non facciamo gli esercizi tediosi che dobbiamo fare ogni giorno, senza volontà non proviamo altri modi per allacciarsi i lacci delle scarpe, senza volontà non proviamo nuovi stimoli, senza volontà ci lasciamo trascinare.

Spero che questi punti vi siano stati utili! Nel vostro tappetino ma anche nella vostra vita quotidiana. Vi voglio bene!

Paula