In quelli momenti nei quali il corpo piano piano inizia a rispondere entriamo in una fase nella quale iniziamo ad sperimentare una difficoltà di tipo mentale.

La nostra mente va oltre, è già li che si arrampica e che corre per i prati. Ma il nostro corpo non risponde, ci sentiamo come chi dice letteralmente: mi sento un imbottito. Allora arriva l’ansietà, la nostalgia, la angoscia e stati mentali non belli.

Che fare?

Respirare più lentamente.

Respirare più profondamente, dalla pancia.

Espirare la stessa quantità di aria che inspiri o un po’ più a lungo per attivare il parasimpatico ancora di più e promuovere il rilassamento.

E come?

Fai un respiro nella pancia (espandendo il diaframma e gonfiando l’addome) contando fino a 5/6, fermati per un attimo; quindi, espira lentamente dal naso o attraverso un piccolo foro nella bocca, rendendo la respirazione un processo ancora più cosciente. Mentre lo fai, i tuoi muscoli si rilasseranno, lasciando andare preoccupazioni e ansie.

Impegnando il diaframma, la respirazione profonda attiva i percorsi vagali che contrastano sia la risposta allo stress di attacco o fuga, che il congelamento, permettendo alle persone di sentirsi “centrate”. Tale respirazione vagale non solo abbassa le difese, rilassa il corpo e rallenta la frequenza cardiaca, ma dà anche alle persone accesso alle loro capacità mentali superiori, sollevando contemporaneamente l’umore.

Cosa centra il nervo vago?

Il nervo vago è il più lungo dei nervi cranici e si estende dal tronco cerebrale all’addome attraverso più organi, tra cui cuore, esofago e polmoni. Controlla il sistema nervoso parasimpatico (PNS), che attiva la tua risposta di rilassamento.

I livelli di ormoni dello stress, adrenalina e cortisolo, nel corpo sono attivati e regolati dal sistema nervoso autonomo (ANS). Il sistema nervoso autonomo ha due componenti che si bilanciano a vicenda, il sistema nervoso simpatico (SNS) e il sistema nervoso parasimpatico (PNS).

Il sistema nervoso simpatico (SNS) accende il sistema nervoso. Ci aiuta a gestire quelle che percepiamo come emergenze ed è responsabile della risposta di attacco o fuga, ci fa accelerare il ritmo cardiaco, mobilita energia mandandola alle estremità, accelera il ritmo del respiro, ci prepara a dare il meglio di noi in un’azione di vita o di morte.

Il Sistema Nervoso Parasimpatico (SNP) rallenta il sistema nervoso e ci aiuta a essere calmi. Promuove il rilassamento, il riposo, il sonno, rallentando la frequenza cardiaca, rallentando ritmo respiratorio, restringendo le pupille dei nostri occhi, aumentando la produzione di saliva nella nostra bocca e così via, predisponendoci a recuperare energia, riattivare il sistema immunitario e permetterci di rigenerarci, dopo una situazione faticosa.

Il nervo vago utilizza il neurotrasmettitore acetilcolina per comunicare con il diaframma. L’acetilcolina è anche responsabile dell’apprendimento e della memoria. È calmante e rilassante. Una nuova ricerca ha scoperto che l’acetilcolina è un freno importante per l’infiammazione nel corpo. In altre parole, la stimolazione del nervo vago invia acetilcolina in tutto il corpo, non solo rilassandoti, ma anche abbassando i livelli di infiammazione che è correlata agli effetti negativi dello stress.

Nuove interessanti ricerche hanno anche collegato il nervo vago a una migliore neurogenesi, aumento della produzione di BDNF (il fattore neurotrofico cerebrale, una sorta di super fertilizzante per le cellule cerebrali), riparazione del tessuto cerebrale e rigenerazione effettiva in tutto il corpo. Ad esempio, These et al. hanno scoperto che le cellule staminali sono direttamente collegate al nervo vago. L’attivazione del nervo vago può addirittura stimolare le cellule staminali a produrre nuove cellule e riparare e ricostruire i propri organi.

Fonti:

Appuntamento

MERCOLEDI 09 ore 18.00 approfondiremo questa pratica! IN LIVE! (se vuoi partecipare scrivermi, per chi è interessato ce la versione .pdf)